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  • eBook: presentati il 24 novembre a Milano gli ebook de ilCerchigiallo.
  • Cartoomics2011: Lavori in corso per la prossima edizione del Premio Jacono
  • Jacono e la fantascienza: pubblicato dalla Fondazione Rosellini il catalogo delle opere realizzate da Caesar e Jacono per Urania
  • Segretissimo: la recensione di Stefano Di Marino del volume della Fondazione Rosellini che raccoglie tutte le copertine di Carlo Jacono
  • Noi lo conoscevamo bene...: un ricordo di Lia Volpatti e Gianfranco Orsi.

giovedì 28 ottobre 2010

TUTTA COLPA DI JACONO

Posted by Anonimo On 15:37


Cosa c'entra De Cataldo con Jacono?
Per scoprirlo cliccate qui e leggete il suo articolo pubblicato sul Messaggero...




Se invece volte sapere qualcosa sulle illustrazioni di Jacono per le avventure scritte da Salgari e pubblicate nel 1966 cliccate qui.

martedì 26 ottobre 2010

A PROPOSITO DI SEGRETISSIMO

Posted by Anonimo On 15:13


Per saperne di più... cliccate sull'immagine.

domenica 24 ottobre 2010

C'ERA UNA VOLTA ASTROTAU

Posted by Anonimo On 14:02

Nei primi mesi del 1959, sulle pagine del Corrierino venne pubblicato un  tagliando che invitava a diventare Arditi dello Spazio. 
Di cosa si trattava? 
Di una innovativa idea pubblicitaria della Perugina che per quasi due anni pubblicò un mensile di fantascienza: 8 pagine ricche di racconti e articoli con una fantastica copertina di Carlo Jacono.
Il giornale visse dall'aprile del 1959 fino al dicembre del 1960.
Per saperne più leggete la storia di Vittorio Curtoni.
Queste sono le copertine di quel mitico giornaletto raccolte sulle pagine del Catalogo SF, Fantasy e Horror






 
 








venerdì 22 ottobre 2010

1953-1958

Posted by Anonimo On 12:01




Per sapere tutto sulla letteratura di fantascienza ( e non solo) non perdete il Catalogo SF, Fantasy e Horror a cura di Ernesto VEGETTI, Pino COTTOGNI ed Ermes BERTONI. Lo trovate qui 
A questo indirizzo invece trovate una selezione delle opere di Jacono dal 1953 al 1958



martedì 19 ottobre 2010

M-RIVISTA DEL MISTERO DICEMBRE 2000

Posted by Anonimo On 03:23

Numero 4 volume 2 - L'UOMO NEL CERCHIO


LE PIU' BELLE TAVOLE DI CARLO JACONO
I MIGLIORI RACCONTI DEL NOIR ITALIANO
a cura di Andrea Carlo Cappi, con un'intervista a Carlo Jacono.

Un tributo al più grande illustratore del mystery italiano, dagli scrittori: Andrea G. Pinketts, Carlo Lucarelli, Sandro Ossola, Piero Colaprico, Raul Montanari, Stefano Di Marino, Andrea Carlo Cappi; i "premi Tedeschi" Mario Coloretti e Giancarlo Narciso; le firme di racconti del Giallo Mondadori Giovanni Zucca, Simonetta Mininni, Angelo Marenzana; le nuove scrittrici Alessandra C e Vittoria Maggio; i giovani autori Paolo Bozzuto e Marco Vallarino; gli esordienti di classe Antonella S. Martini ed Ettore Maggi.

lunedì 18 ottobre 2010

JACONO: TUTTE LE COPERTINE DI SEGRETISSIMO

Posted by Anonimo On 03:04


Una graditissima sorpresa per tutti gli appassionati il volume dedicato a Carlo Jacono curato dalla Fondazione Rosellini. Più di mille copertine originali di Segretissimo stampate a colori su carta pregiata e alcuni saggi di accompagnamento ripercorrono un’epopea. Di Carlo Jacono ero vicino di casa, andavo a scuola con Andrea e nel suo studio entravo a sbirciare un po’ tutti i giorni. Carlo Jacono è spesso associato al Giallo Mondadori ma Segretissimo deve la sua fortuna, la sua formula proprio al tratto di Carlo che seppe interpretare le suggestioni dei romanzi e dei film di spionaggio nati con 007 ma sviluppatisi in una copiosa produzione di autori anche di talento negli anni 60 e 70 e arrivati sino a noi.
La donnina con la pistola mescolata abilmente con sfondi (a volte realizzati con veri e propri collage e pennellate di colori a olio) nervose sequenze d’azione. Sfogliando il volume riemerge alla memoria tutto un mondo di eroi, di atmosfere di idee per nuove storie. In pratica erano copertine che suggerivano a me, allora semplice lettore e autore in erba, un intero reame da esplorare. Ancora prima di aver letto il romanzo. E, in un’epoca in cui si scriveva ancora a macchina e l’illustratore non aveva Photoshop , i risultati erano in entrambi i campi stupefacenti. Segretissimo ne esce, da questa panoramica, arricchito. Si riscoprono, pagina dopo pagina gli aspetti più popolari dell’illustrazione d’epoca, la visione di un mondo che in Tv si vedeva solo in bianco e nero dai telegiornali e invece ti appariva vivido e potente. Come suggestive erano le visioni mai volgari di lingerie, baby doll, spalline abbassate delle ragazze di Carlo. Ricordo che aveva una sterminata collezione di modelli fotografici, Playboy ma anche riviste di moda, di attualità di armi, di viaggi. Da tutto quell’universo riusciva con una padronanza del colore da vero pittore a trarre un capolavoro alla settimana. Il volume è sicuramente una guida per i collezionisti che vi ritroveranno un elenco dei titoli della collana, i suoi autori,i suoi eroi nell’interpretazione di Carlo. Opera filologica ma anche tutta da gustare. Carlo(1929-2000) ci ha lasciato ma da qualche parte sa che ancora sono molti a ricordarne il sogno.
Stefano Di Marino
Le caratteristiche del volume sono 196 p. a colori 24×30 brossura.
Per saperne di più scrivete alla Fondazione Rosellini

domenica 17 ottobre 2010

CARLO JACONO: L'UOMO DEL CERCHIO

Posted by Anonimo On 02:46



Se oggi pensiamo al giallo per antonomasia spontaneamente viene in mente un libro, dallo sfondo giallo appunto, con un cerchio rosso che racchiude una bella illustrazione, e probabilmente quella tempera porta la firma di Carlo Jacono. Per oltre trent’anni, dal numero 108 del del 10 febbraio 1951 fino al numero 1952 del del 20 giugno 1986, quel giovane diplomato all’Accademia, approdato in Mondadori per felice intuizione del direttore storico Alberto Tedeschi, ha firmato le copertine della più diffusa rivista italiana del settore, quel “Giallo Mondadori” che nel 1929 aveva collegato per sempre un colore al genere poliziesco e investigativo. 
Jacono ha illustrato, per lo stesso editore, anche la collana di spionaggio “Segretissimo” e molti romanzi di fantascienza della mitica rivista “Urania” (comprese numerose illustrazioni interne) e pur essendo la sua attività di artista molto varia, il suo nome resta legato a quei gialli che, peraltro, leggeva pochissimo. Anche a lui è accaduto come a Walter Molino con le copertine della “Domenica del Corriere”, o come a Kurt Caesar prima, e a Karel Thole dopo, per “Urania”: associare, settimana dopo settimana, il proprio nome e il proprio stile a una testata di grande successo genera un’identità che l’autore può gradire o meno, a seconda che la viva come gratificazione o come gabbia. 
Tutti gli illustratori che hanno lavorato per le collane popolari mondadoriane caratterizzate dal cerchio (giallo, spionaggio o fantascienza che fosse) si sono scontrati con lo stesso problema tecnico: vincere la battaglia con quel cerchio, “l’unica cosa che in trent’anni non ho ancora digerito” confessava Jacono in un’intervista alla rivista “WOW” nel 1979. E l’unica via praticabile era non tenerne quasi conto, “applicandolo” solo alla fine e, spesso, suggerendolo soltanto, ridotto a poco più di un settore circolare.
I ritmi e i tempi della produzione editoriale erano tali, negli anni '80 era arivato a realizzare 14 copertine al mese, da non consentire agli autori, nella maggior parte dei casi, di leggere le storie che dovevano illustrare. Alberto Tedeschi raccontava avventurosi aneddoti a proposito di trame raccontate per telefono, di foglietti di appunti di poche righe, di parole-chiave buttate lì per dare un minimo di soggetto al disegnatore perché ci fosse qualche elemento in comune tra testi e disegno. Potevano derivarne travisamenti e malintesi di tutti i generi, ma ai lettori era sufficiente avere una bella immagine di genere, spesso solo simbolica. Del resto quelle copertine venivano spesso riutilizzate all’estero per titoli completamente diversi, motivo per cui alla descrizione rigorosa di una scena del romanzo si è andata sempre più sostituendo un’immagine generica svincolata da qualsiasi testo.


sabato 16 ottobre 2010

NON SOLO ILLUSTRAZIONE

Posted by Anonimo On 16:06


Assai di frequente gli artisti professionalmente impegnati nell'illustrazione, quando sia applicano all'arte pura liberi assolutamente da qualsiasi vincolo, reagiscono naturalmente e spontaneamente, con immagini astratte e comunque informali, come se volessero scuotersi di dosso l'ossessiva routine della forma e del segno puliti, per rifarsi una verginità. E, qualche volta ci riescono, arrivando a mostrare una faccia della loro personalità e del loro estro che essi stessi erano ben lontani dal pensare di possedere.
Carlo Jacono, ha reagito anche lui con una ricca stagione informale, che sembrava dovesse sfociare soltanto nella creazione di fiori fantastici, di grande ed esuberante potere suggestivo, ma poi, pian piano, è riuscito a stabilire un equilibrio con le sue doti fondamentali, innestando in questa inebriante esperienza, le prodigiose qualità del creatore d'immagini pencolanti tra realtà e fantasia.Immagini che escono da sottofondi cromatici squillanti, dai quali emergono quelle note sfarinate che troviamo poi bruciate dal sole nei paesaggi o che sciolgono morbide, nelle figure femminili. Jacono dipinge di fantasia sulla scorta di qualche appunto che le sue acute facoltà di osservatore gli consentono di prendere in modo preciso e sufficiente per dare poi spunto all'immaginazione perché possa caracollare liberamente.
Tuttavia viene da pensare che egli, come quando si è ragazzi, costruisca col pensiero fantastiche vicende eroiche dalle quali cerca di isolare la figura di quei protagonisti che divengono di volta in volta i suoi eroi fino a farceli conoscere avvolti nell'atmosfera fantastica in cui sono nati.Le immagini, risolte con tocchi rapidi, appaiono tra le calde note di un colore intenso, robusto, dal quale sembrano prendere il sangue e la vitalità eroica che trasuda dal loro aspetto: sono apparizioni di guerrieri d'altri tempi, che la fantasia arriva a concretizzare anche nei minuti tratti del volto. 
Potremmo dire che, press'a poco, nascono nello stesso modo i fiori irsuti ma generosi di Jacono: essi sono materia della materia che li crea e che vola intorno come infuocata da un'esplosione; materia che si compone più ordinata ma tuttavia restando sempre rude e selvaggia; nel paesaggio che, immutato, immutato nei secoli, ha sentito un tempo il galoppo dei guerrieri lanciati ed ora lasci crescere, senza gloria, le sue erbe stente ed i suoi arbusti contorti dal vento, ai bordi di campi sempre più avari.Jacono è un artista che ha dentro di sé, senza che appaia, un fuoco che si placa soltanto in parte, quando si attarda a dar vitalità ad una dolce figura femminile che comprime il suo ardore.
E' un artista padrone della forma, che potrebbe concedersi quelle licenze di bravura che riescono a suggestionare il pubblico, il quale si lascia prendere dai magici effetti dell'abilità. Egli evita invece accuratamente di farlo; nasconde anzi una parte delle sue doti per arrivare ad un equilibrio nel quale preparazione, esperienza e fantasia, condite da doti istintive, fa emergere sempre in modo indelebile, l'impronta dell'artista creatore.


Dino VIllani


GIUGNO 2010: JACONO PER IL PROFESSIONISTA

Posted by Anonimo On 15:00


Per saperne di più... cliccate sulla copertina.

GALLERY 1

Posted by Anonimo On 01:35